Catherine Opie

Catherine Opie

27/10/2004 - 4/12/2004

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veduta parziale mostra Studio Guenzani, 2004 – ph: Roberto Marossi

CATHERINE OPIE

Dopo le recenti serie fotografiche dal titolo Surfers e Icehouses, queste ultime oggetto della prima mostra personale dell’artista allo Studio Guenzani nel 2002, Catherine Opie presenta ora un nuovo gruppo di ritratti che hanno per soggetto bambini e adolescenti. Completa la mostra un autoritratto dell’artista insieme al figlio.
L’artista ritorna così allo scatto fotografico in studio con cui ha realizzato, nella prima metà degli anni ‘90, la serie dal titolo Portraits, ritratti delle individualità trasgressive appartenenti alla comunità gay-lesbica di Los Angeles.
Le opere in mostra sono una ventina, tutte delle stesse dimensioni e formano una galleria di immagini leggere e solari, prive però di qualsiasi tipo di compiacimento o edulcorazione.
Le immagini sono composte con l’eleganza e il rigore del ritratto pittorico classico. Il soggetto è ripreso di solito frontalmente, in primo piano o a figura intera seduto su un piccolo sgabello o su una sedia di legno al centro dello spazio.
Gli sfondi monocromi, dai colori intensi,che caratterizzavano anche le prime serie di ritratti, accentuano la forza compositiva di ogni singolo scatto.
I bambini sono ripresi con i loro abiti di tutti i giorni i cui particolari contribuiscono a svelarci qualche lato della loro personalità.
Lo sguardo dello spettatore è completamente assorbito dal soggetto  ritratto e l’assenza di qualsiasi ambientazione fa sì che l’attenzione sia tutta sui volti e sulle espressioni.
Il senso di grazia e di stasi emanato da questi ritratti è quasi in contrasto con l’energia e la vivacità legate all’infanzia e all’adolescenza.
Le pose sono controllate, teatrali, l’artista rappresenta i suoi soggetti come se si trattasse di territori da esplorare alla ricerca di aspetti più reconditi e ce li rende come sospesi in un’atmosfera che ricorda un poco le foto-ritratto che un tempo era abitudine fare negli studi fotografici ai bambini per avere un ricordo dei momenti salienti della loro crescita.

Press release