Matteo Rubbi

Matteo Rubbi

17/09/2010 - 30/11/2010

2w8x2287_a0_od

Veduta parziale installazione Studio Guenzani, 2010

MATTEO RUBBI 

Forse l’emozione più grande della mia vita
è stata una notte, c’era un’afa, un fermo,
come prima del terremoto,
Dio entrò nella mia camera impalpabilmente
e mi disse a te solo a te
faccio sapere che non esisto.

Cesare Zavattini

“Planetario” è un modello del Sistema Solare in scala urbana. Posizioni e dimensioni dei pianeti e dei copri celesti rispettano le proporzioni originali. A partire dalla palla da Basket che rappresenta il Sole  ed è posta all’ingresso del palazzo, in via Eustachi 10, sulla cassetta delle lettere, si snodano nei dintorni della galleria tutti i pianeti che compongono il Sistema Solare. Un chiodino, Mercurio, è collocato a 13 metri dal pallone, nel cortile del palazzo; un seme di mela, Venere,  è posto su un paracarro di acciaio a 25 metri, e così via fino a Plutone, un granello di sabbia sistemato a 1.300 metri dall’origine. La mappa dell’intero sistema  è disponibile in galleria.

Lo spazio interno della galleria è quasi interamente occupato dall’installazione ambientale “Gli Elementi”, la raccolta di tutti gli elementi del sistema periodico, cioè i costituenti base dell’universo. Ogni elemento della tavola periodica è rappresentato da un oggetto di uso comune o industriale.

L’opera “Lavagne” riunisce 3 pannelli di ardesia illustrati con gessetti colorati. Il disegno tenta di rappresentare la vita dell’universo dall’origine fino ai giorni nostri, focalizzandosi sull’origine delle particelle elementari e la formazione degli elementi.

“Novantadue”, è un piccolo libro che contiene una breve storia di ogni elemento della tavola periodica. L’esplorazione è focalizzata sui 92 elementi naturali del Sistema periodico.

Press release