Nobuyoshi Araki

Nobuyoshi Araki

1/02/2005 - 1/03/2005

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N. Araki, 2005

 

NOBUYOSHI ARAKI

La mostra personale di Araki allo Studio Guenzani ha come soggetto principale un capitolo straordinario dell’opera dell’artista giapponese: le immagini dei fiori.
Accanto alle serie dei ritratti e nudi femminili in bianco e nero e  ai paesaggi che hanno come protagonista la vita nella metropoli di Tokyo, gli still-life dei fiori costituiscono una pagina essenziale della poetica dell’artista.
Le fotografie in mostra sono per lo più a colori e ritraggono magistralmente le forme e le varianti cromatiche dei fiori in primissimo piano, a volte sotto forma di particolare, oppure sono piccoli mazzi di fiori diversi, ripresi senza alcun sottofondo o in un vaso.
Le fotografie sono affascinanti non solo per l’estrema raffinatezza con cui  la composizione accosta i cromatismi o gioca con i pieni e i vuoti delle forme; soprattutto questi fiori comunicano un senso di intimità svelata, quasi che solo il mezzo fotografico riuscisse a renderne la bellezza più recondita andando a congelarne l’immagine per un attimo. Spesso i fiori sono ritratti in quella fase di massimo splendore che precede di pochissimo l’inizio dell’appassimento e questo stadio delle forme ancora turgide ma su cui incombe un destino di inevitabile cambiamento, rende le fotografie colme di erotismo e di nostalgia.
In questo senso anche i fiori entrano a far parte di quella sorta di diario per immagini che l’artista ha costruito dall’inizio della sua carriera, in cui si alternano momenti di gioia, monotonia, sensualità, dolore, felicità. La sua opera costituisce un unicum nel panorama della fotografia contemporanea: Araki scatta ogni  giorno un numero imprecisato di fotografie, sono immagini fugaci ma di straordinaria intensità in cui si alternano vita pubblica e privata, frammenti, visioni sospese tra realtà e finzione.

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