Yasumasa Morimura

Yasumasa Morimura

01/06/2002 - 30/07/2002

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Veduta parziale mostra Yasumasa Morimura, Studio Guenzani, 2002 – ph: Roberto Marossi

YASUMASA MORIMURA

Anche in questi ultimi autoritratti fotografici i temi del travestimento, della fisionomia mutevole, dell’identità e dell’ambiguità emergono tramite l’appropriazione del soggetto da parte di Morimura attraverso il proprio corpo che diventa così un medium capace di filtrare l’immagine, stravolgendola e decostruendola ma rendendola allo stesso tempo ancora più vera in un gioco di specchi ironico in cui l’ambiguità insita in questi autoritratti costringe a ripensare i concetti di “vero” e “falso”.

Il tema del travestimento nelle sue molteplici forme ed espressioni ha radici antichissime nella tradizione occidentale come in quella orientale. Morimura prepara ogni scatto fotografico con una precisione quasi maniacale: dalla scelta dei costumi e delle “scenografie”, al trucco perfetto e minuzioso, fino ai ritocchi digitali delle fotografie, tutto viene eseguito come un rito preparatorio ad una “rappresentazione” che il supporto visivo della fotografia, contribuisce a rendere ancora più illusoria.

Il mondo di Frida Kahlo rivive negli autoritratti di Morimura in tutti i suoi aspetti e forse ancora di più che nel passato, si accentua in queste opere il legame profondo che l’artista instaura con il soggetto da cui trae ispirazione.

Il dialogo immaginario di Morimura con l’artista messicana, a cui allude il titolo della serie fotografica, fa affiorare tutti gli stimoli e le suggestioni che concorrono a creare l’immagine mentale di Frida Kahlo che Morimura traspone negli autoritratti.

 

 

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